Per diventare una stella nel proprio sport è necessario essere campioni in campo, ma anche nella vita. Così è Giovanni Toti, primo uomo a partecipare alle Olimpiadi nel badminton, ma soprattutto primo azzurro in assoluto a vincere un match. Il 25enne di Chiari ha raccontato le emozioni della sua esperienza parigina nella serata

organizzata dal Panathlon Brescia. Nell’occasione la presidente Laura Schiffo ha consegnato all’atleta bresciano il premio fair play per il gesto – splendido e che ha fatto il giro del mondo – proprio al termine della prima partita, quella vinta contro Soren Opti, ritiratosi per infortunio. Toti, al posto di festeggiare un risultato storico, ha pensato solo a consolare l’avversario, capendo il momento di sconforto. “Per me è stato tutto naturale – ha raccontato ai soci del Panathlon – un gesto assolutamente normale, perché così mi hanno insegnato i miei genitori. Sono stati loro poi a dirmi che le immagini erano state riprese a livello mondiale. Devo dire che la cosa mi ha fatto piacere, ma

allo stesso tempo stupito. Evidente che la normalità a volte diventi l’eccezionalità”. 

Toti, non senza emozione, ha raccontato la sua prima esperienza a cinque cerchi. “Come ho saputo che sarei andato a Parigi? Da una telefonata e all’inizio nemmeno volevo crederci. Quando mi è stato tutto chiaro ho capito di aver realizzato un sogno e soprattutto hanno trovato un senso tutti i sacrifici che faccio ogni giorno: dallo

svegliarmi alle 5 per andare a correre alla massima attenzione quando mi siedo a tavola per mangiare. Allo stesso tempo ho pensato ai miei genitori e a tutto ciò che hanno fatto per permettermi di giocare ad alti livelli a badminton: normale che abbia dedicato a loro la convocazione in Nazionale”.

Dal sogno alla realtà quindi, da Chiari a Milano fino a Parigi. “Pazzesco quello che ho vissuto, a partire dalla cerimonia di apertura sotto la pioggia battente. Bella, bellissima la nostra unione: non c’era Tamberi, o Jacobs o il campione davanti a tutti, c’era solo l’Italia e la nostra voglia di rappresentarla. Stare nel villaggio olimpico regala emozioni indimenticabili, cammini per i viali e trovi le stelle dell’Nba, del tennis, dell’atletica, come se fosse tutto normale. E poi le partite: noi siamo abituati a giocare davanti a duecento persone, un po’ di più quando vai all’estero. All’Arena Port de La Chapelle ce n’erano ottomila, quando sono entrato per il primo match mi tremavano le gambe. E

sentire gridare da tutti il mio nome contro il favorito cinese Shi Yu Qi, che poi mi ha battuto, è un qualcosa che non dimenticherò mai”.

Se Parigi è il passato, il futuro si chiama Los Angeles 2028: “Sono un ragazzo ambizioso, mi hanno insegato a non pormi limiti. Negli Usa non mi basterà vincere una partita o fare bella figura, lavorerò in questi anni per mettermi al collo una medaglia. So che posso farcela, per quanto oggi possa sembrare impossibile: andrò in Asia per

migliorare ulteriormente, per crescere, per dare all’Italia e a me stesso una grande soddisfazione”.

Gianluca Magro

 

 

 

Mercoledì, 12 Febbraio 2025 12:13

Panathlon Club Monterrey - Programa 2025

Promoverá el Panathlon Club Monterrey extenso programa de los valores del deporte.

-En Asamblea General Ordinaria 2025 presenta sus metas alcanzadas en el 2024, las cuales son avaladas  por las autoridades deportivas del estado de Nuevo León.

Por: Raúl E. Guevara Ortiz.- De voz de su Presidente, José Pilar Sánchez González  y ante las autoridades jurídicas  del Instituto Estatal de Cultura Física  y Deporte  de Nuevo León, el Panathlón Club Monterrey, dio a conocer su ambicioso y extenso programa de promoción  de los valores  éticos  del deporte durante el año 2025.

Antes los miembros de su agrupación y en su anual Asamblea General Ordinaria,  Sánchez González destacó que durante el presente año  se llevarán a cabo diversos programas que beneficien al deporte infantil, adultos mayores y personas con capacidades diferentes.

“Durante este 2025 llevaremos a cabo programas  como Panathlon va a tu Escuela. – Pláticas motivacionales para fomentar la filosofía del ideario olímpico y los documentos bases de defensa de los valores en el deporte sustentado en los 4 documentos rectores de nuestra asociación a nivel mundial: La Carta de derechos del niño en el deporte, La Carta de los deberes de los padres en el deporte, La Carta del Fair Play y la Ética y Cultura deportiva entre los niños y jóvenes”, comentó Sánchez González.

Otro de las acciones a  desarrollar será  la Copa Panathlon de Gimnasia Nacional “Ing. José Maíz García”, evento con causa para apoyar con becas a niños con parálisis cerebral, la Gala de Reconocimientos a personalidades destacadas del deporte, la educación y la cultura, Sesiones con Orador huésped, Charlas motivacionales para socios y público en general por personalidades del deporte, la cultura y la educación y el exitoso programa Escuela Verde donde se incluye la  concientización para sembrar árboles en las escuelas públicas y privadas, informó el Presidente del Panatlhon Club Monterrey.

Durante la reunión celebrada en céntrico hotel de la localidad, en la cual estuvieron presentes la profesora Socorro Samaniego Garza, Presidenta del Panathlon Distrito México  y socios del Panathlon  Club Monterrey se  dio a conocer el informe de actividades realizado durante el 2024, el cual fue avalado por el Departamento Jurídico del INDE Nuevo León, además de dar la bienvenida a nuevos miembros de la organización deportiva que se distingue por la promoción de los valores éticos del deporte y el juego limpio.

Presso Il Dioscuri Bay Palace Hotel di Agrigento si è svolta la cerimonia per la sottoscrizione del Protocollo d'intesa tra il Panathlon club di Agrigento e il Rotary club della  città dei Templi. Erano presenti i Presidenti dei due club  Pasquale Mauro e Alfonso Lo Zito e il Governatore dell'area 9 Sicilia del Panathlon Roberto Pregadio. 

Il protocollo servirà per la diffusione dei valori sportivi del Fair Play  e di servizio  e la promozione della pace,  della diversità, dell'equità e dell'inclusione dei popoli.

A breve i due prestigiosi club agrigentini inizieranno a programmare un'iniziativa comune.

"L'incontro con Paolo Camanni ha rappresentato un momento significativo, non solo per il Panathlon"

 

Grande successo e profonda ammirazione per Paolo Camanni, eccellente espressione della Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi (FISPIC), disciplina Judo. L’atleta, prossimo alla laurea in Ingegneria Elettronica, è stato l’ospite d’onore del Panathlon Club Orvieto.

Numerose le domande rivolte all’atleta alle quali il judoka ha risposto con entusiasmo, in maniera altrettanto esaustiva come ricca di spunti motivazionali utili per approfondire le conoscenza dello spirito con il quale Paolo ha combattuto e superato le tante difficoltà a lui proposte dalla vita.

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Il Panathlon Club di Trapani festeggia il suo 60° anniversario con un ricco calendario di eventi sportivi, culturali e sociali che si svolgeranno nel corso del 2025. Fondato nel 1965, il club ha svolto un ruolo di primo piano nella promozione dello sport e dei suoi valori sul territorio, distinguendosi per l’organizzazione di iniziative di rilevanza nazionale.

Tra gli eventi più significativi organizzati negli ultimi anni, ci sono il convegno “Sport Integrazione e Politiche Migratorie” e “Uniti nel gioco abbracciando la diversità”.

Un altro momento importante è stata la cerimonia di premiazione “Tra Fair Play, Sport, Inclusione… e Musica”, ospitata dalla Prefettura di Trapani, durante la quale sono stati assegnati riconoscimenti a protagonisti di gesta sportive di rilievo nazionale.

Il club ha inoltre consolidato il suo impegno attraverso l’organizzazione della “Settimana Europea dello Sport”, giunta alla quinta edizione, che coinvolge ogni anno circa 4.000 studenti, scuole, Forze dell’ordine, associazioni sportive e di volontariato con l’obiettivo di formare cittadini attivi e consapevoli. L’evento ha ottenuto l’apprezzamento del Presidente della Repubblica e del Ministro dello Sport.

Per il 2025, il Panathlon Club di Trapani ha già in programma nuovi eventi di rilevanza nazionale. Tra questi, un convegno dedicato al tema della dispersione sportiva, uno su Sport e Terza Età, realizzato con il contributo dell’Università di Trapani, e un evento per promuovere la candidatura di Erice a “Città Europea dello Sport” in occasione della visita della Commissione ACES, incaricata di valutare le potenzialità sportive del territorio.

https://www.youtube.com/watch?v=R_KhfYJPMQE

GIANFELICE FACCHETTI VINCE IL PREMIO DI LETTERATURA SPORTIVA SANDRO CIOTTI CON “CAPITANI” 

Gianfelice Facchetti, con il libro “Capitani”, edito da Piemme, si è aggiudicato il prestigioso Premio Sandro Ciotti, istituito quattro anni fa dal Panathlon Club Milano per celebrare i valori dello sport attraverso la cultura e la letteratura. L’opera di Gianfelice Facchetti, scelta dalla Giuria fra le 40 ammesse al Premio, ha prevalso su “Quasi gol: Storia sentimentale del calcio in tv” di Giorgio Simonelli che fra i primissimi ha studiato l’impatto del calcio in tv; e “K2: La montagna del mito” di Stefano Ardito con il racconto delle imprese, delle vittorie e delle tragedie che hanno avuto sullo sfondo il mitico e terribile K2. 

A Filippo Galli la Giuria, presieduta dallo storico Sergio Giuntini, ha assegnato il Premio Respect 2024 con il suo libro “Il mio calcio eretico” che esprime i valori morali del Panathlon da trasmettere in particolare ai più giovani. 

Per un solo punto è rimasto fuori dal podio il libro di Riccardo Cucchi: “Un altro calcio è ancora possibile”.

Gianfelice Facchetti, attraverso una narrazione appassionata, ha inserito nel suo mosaico personaggi leggendari del calcio: da suo padre, l’indimenticabile Giacinto, ad Armando Picchi, dalla dinastia dei Maldini a Silvio Piola, da Franco Baresi e Gigi Riva a Javier Zanetti, da Roberto Baggio a Giancarlo Antognoni, da Francesco Totti ad Agostino Di Bartolomei, fino ai pionieri James Spensley, Luigi Barbesino,  Franz Caìi e Virgilio Fossati. Un viaggio nella memoria calcistica che vuole risvegliare la speranza in nuovi grandi capitani. O più semplicemente, come ha detto Gianfelice: “È la storia di un tessuto che ad un certo punto appare sulla manica della maglia di un giocatore”. Già perché fino alla tragedia di Superga, che ha annientato il Grande Torino di Valentino Mazzola, i capitani c’erano, eccome se c’erano, ma non portavano al braccio la mitica fascia.

Presente Fabiano Gerevini che, nella sua duplice veste di Consigliere Internazionale del Panathlon e socio onorario del Panathlon Club Milano, ha portato i saluti del Presidente Internazionale Giorgio Chinellato: “Mi fa estremamente piacere partecipare alla cerimonia di premiazione del Premio Cotti perché si tratta di una iniziativa che promuove quella cultura che manca in larghi strati dello sport e che il Panathlon vuole portare avanti in ogni parte del mondo. Complimenti a Gianfelice Facchetti per il successo riportato in questa quarta edizione del Premio di letteratura sportiva Sandro Ciotti, alla giuria che ha svolto un meritorio e faticoso lavoro oltre che agli organizzatori del Panathlon Club Milano”.

La cerimonia di premiazione s’è svolta presso l’Aula delle Lauree dell’Università Statale di Milano in via Conservatorio e ha visto un emozionante testa a testa, con gli ultimi voti che hanno incoronato Facchetti vincitore. Il presidente della giuria, Sergio Giuntini, ha introdotto il libro “Capitani” con un parallelismo suggestivo tra l’opera, i versi di Walt Whitman e il film “L’attimo fuggente”, sottolineando come i capitani rappresentino “miti, esempi e bandiere”, figure sempre più rare nel panorama sportivo odierno.

 Perché il Premio è stato intitolato a Sandro Ciotti? “Perché Sandro – ha spiegato Filippo Grassia, Past President del Panathlon Club Milano, che ha ideato questo riconoscimento - ha segnato un’epoca a Radio Rai e alla Domenica Sportiva con il suo lessico meraviglioso e la passionale competenza, divenendo un modello per i colleghi e un punto di riferimento per i radioteleascoltatori”.

La giuria, composta da esperti del mondo dello sport, del giornalismo e della cultura, ha una lunga tradizione di riconoscimenti a opere di grande valore, consolidando il Premio Sandro Ciotti come un importante appuntamento nel panorama culturale sportivo italiano.

          

Da sn: Gianfelice Facchetti, Filippo Grassia, Giorgio Simonelli e Stefano Ardito         Da sn: Filippo Grassia con Il vincitore Gianfelice Facchetti e il presidente del Panathlon Club Milano, Simon Paolo Buongiardino

 

Serata all’insegna dell’inclusione e delle pari opportunità nello sport. L’evento conviviale Inter Club – Oltre il traguardo: “Sfida ai pregiudizi”, organizzato dal Panathlon Club di Firenze insieme al Panathlon Club Firenze Medicea, ha riunito rappresentanti del mondo sportivo locale per discutere di come abbattere stereotipi e discriminazioni.Tra i protagonisti dell’incontro, Valeria Pisacchi, Presidente dell’Us Affrico, Maurizio Mancianti, Presidente del Panathlon Club Firenze, e Fabio Cannone, Presidente del Panathlon Club Firenze Medicea. La serata ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra diverse realtà associative, sottolineando il valore dello sport come strumento di integrazione sociale e crescita personale.

Il valore dell’inclusione nello sport

Nel corso dell’evento, gli interventi dei relatori hanno messo in evidenza la necessità di promuovere un ambiente sportivo libero da discriminazioni, in cui ogni atleta possa sentirsi valorizzato, indipendentemente da genere, origine o altre caratteristiche personali.

La Presidente dell’Us Affrico, Valeria Pisacchi, ha espresso entusiasmo per l’iniziativa:

“Partecipare a questo evento è stato un piacere e un’opportunità preziosa. Il tema delle pari opportunità è centrale per il futuro dello sport e iniziative come questa contribuiscono a sensibilizzare il pubblico su questioni fondamentali. Il confronto tra diverse realtà rafforza l’impegno comune nel costruire un ambiente più equo, dove ogni atleta possa sentirsi valorizzato e rispettato.”

L’evento si inserisce in un percorso più ampio di sensibilizzazione promosso dal Panathlon, da anni impegnato nella diffusione dei valori del fair play, dell’etica sportiva e del rispetto reciproco. La collaborazione tra le associazioni coinvolte dimostra quanto sia essenziale un impegno condiviso per creare una cultura sportiva basata sull’inclusione.

Testimonianze e riflessioni per un futuro più equ

Durante la serata si è discusso delle difficoltà che molti atleti ancora affrontano a causa di pregiudizi e stereotipi. Gli ospiti hanno condiviso esperienze, progetti e proposte per rendere il mondo dello sport sempre più accessibile e meritocratico.

L’obiettivo comune emerso dal dibattito è chiaro: creare un contesto in cui talento e impegno siano gli unici criteri di valutazione, superando le barriere culturali e sociali che ancora oggi possono limitare le opportunità di alcuni sportivi.

Tra gli ospiti presenti, spiccano figure istituzionali e sportive di rilievo, tra cui:

Cristina Manetti, Capo di Gabinetto della Presidenza della Regione Toscana

Letizia Perini, Assessore comunale con delega allo sport

Simone Cardullo, Presidente del Coni Regionale

Andrea Da Roit, Governatore Area 6 Toscana Panathlon International

Annalisa Parenti, avvocato

A portare la loro esperienza diretta nel mondo dello sport, anche l’allenatrice di rugby Francesca Bruscoli, ex rugbista, e le arbitre Margherita Fioravanti e Giulia Cipriani, rappresentanti dell’AIA Firenze ed Empoli.

Un impegno concreto per il cambiamento

L’incontro ha rappresentato un importante passo avanti nella collaborazione tra le realtà sportive del territorio, confermando il valore di momenti di riflessione su tematiche sociali di grande rilevanza.

Grazie a iniziative di questo tipo, il percorso verso uno sport più inclusivo si arricchisce di nuove prospettive e spunti di miglioramento. L’Us Affrico e il Panathlon continueranno a lavorare in questa direzione, sostenendo progetti che promuovano il rispetto, la partecipazione e la valorizzazione di ogni atleta.

Per rendere lo sport davvero universale, è necessario un impegno concreto e condiviso: solo attraverso il confronto e la collaborazione sarà possibile costruire un ambiente in cui ogni individuo possa esprimere il proprio potenziale senza limitazioni.

 

A Prali, nel cuore della provincia di Torino e a poca distanza dalle sedi dei prossimi Giochi Mondiali Invernali Special Olympics, si sono svolti i Play the Games. Per la prima volta sulla neve, questa manifestazione ha sostituito i Giochi Nazionali Invernali 2025, offrendo agli atleti Special Olympics un’importante opportunità di competizione e crescita. L’evento ha visto la partecipazione di 197 atleti, tra cui sei provenienti dalla Lucchesia, impegnati nelle discipline di sci alpino, sci nordico e snowboard.

Gli atleti lucchesi del Team Allegra Brigata – Special Olympics, rappresentanti della Regione Toscana nella disciplina dello sci di fondo dal 26 al 29 gennaio, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile, tra sport, inclusione e amicizia, portando a casa un eccezionale bottino di medaglie.

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Le Panathlon Club honore les sportives vauclusiennes

Pour la première fois les Jeux olympiques et paralympiques  affichaient à Paris une parfaite parité chez les athlètes.

Une bonne raison pour le Panathlon Club d'Avignon de consacrer les Trophées 2024 du Fair-play et du mérite aux femmes . 

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